Il mese di gennaio sarà molto impegnativo per la politica ceca con due appuntamenti fondamentali, quali il voto di fiducia del nuovo esecutivo di Andrej Babiš e le elezioni del presidente della Repubblica.
Ad aprire le danze sarà la Camera dei Deputati, che mercoledì 10 gennaio affronterà il voto di fiducia del nuovo governo. Fino ad ora il premier Andrej Babiš non ha trovato il sostegno necessario per ottenere il via libera dei deputati. Nelle trattative si sono detti disposti a votare a favore del nuovo governo solo i comunisti. Dagli altri partiti che formano la maggioranza assoluta della Camera, Babiš ha ottenuto solo risposte negative. Nel caso di insuccesso, Babiš ha già la garanzia dal presidente della Repubblica il reincarico per formare un nuovo governo, che potrebbe di conseguenza arrivare in febbraio.
Ad appesantire la situazione del premier è anche il rapporto dell’Ufficio anti-frodi europeo (OLAF) sul caso scoppiato nei mesi scorsi del resort di lusso “Nido della Cicogna”, che nella fase di costruzione ha ottenuto una sovvenzione europea di circa due milioni di euro. Gli inquirenti sospettano che il management del gruppo Agrofert, tra cui lo stesso Babiš, abbiano fatto uscire l’impresa solo virtualmente dal gruppo per ottenere il finanziamento destinato in origine alle piccole e medie imprese. Il Ministero delle Finanze, destinatario del rapporto, sta ancora valutando la possibilità di rendere pubblico il testo. Secondo le prime indiscrezioni, la Repubblica Ceca avrebbe restituito nelle casse europee la sovvenzione ammettendo implicitamente delle irregolarità nel caso.
Il 12 e i 13 gennaio si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali con l’eventuale ballottaggio il 26 e il 27 gennaio. I candidati alla carica più alta del Paese sono nove, tra cui anche il presidente uscente Miloš Zeman, dato in testa dai sondaggi. Tra gli sfidanti con maggiori chance di battere l’attuale presidente c’è l’ex presidente dell’Accademia delle Scienze Jiří Drahoš e l’ex imprenditore nel settore d’azzardo e autore di testi musicali Michal Horáček. Il nuovo presidente entrerà in carica a marzo e quindi avrà, probabilmente, un peso minimo nella formazione del nuovo esecutivo.
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