Da luglio di quest’anno è attiva in Italia la filiale del gruppo bancario belga KBC. Nel target di clientela della filiale italiana ci sono anche aziende attive nel commercio estero tra l’Italia e la Repubblica Ceca, dove KBC è presente con la Československá obchodní banka, recentemente diventata socio Camic. Ne abbiamo parlato con Simone Fato, general manager di KBC Bank NV Italia.
Quali sono gli obiettivi della filiale italiana del gruppo KBC?
«KBC Italia nasce dall’iniziativa comune degli home markets di KBC Group, Belgio, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria e questi Paesi rappresentano anche il nostro focus. La nostra strategia è quella di seguire i clienti nella loro espansione sui mercati internazionali, oppure introdurli su nuovi mercati dove il Gruppo è presente. In tutti i Paesi che ho nominato abbiamo una presenza rilevante, occupando una posizione di leadership nel mercato. In Repubblica Ceca è appunto la Československá obchodní banka (ČSOB), socio della Camera Italo-Ceca».
L’interscambio tra la Repubblica Ceca e l’Italia cresce fortemente in entrambe le direzioni. Avete intenzione di rivolgervi anche alle imprese ceche che esportano in Italia?
«Uno degli obiettivi principali della nostra collaborazione con ČSOB è di creare un forte legame tra le due realtà per poter assistere le aziende ceche che vogliono espandere il loro business in Italia e le imprese italiane che nei loro piani di espansione e internazionalizzazione stanno valutando la possibilità di sviluppo del loro business anche nel mercato ceco. Crediamo che KBC Italia e ČSOB possano offrire tutte le caratteristiche del mercato dei due Paesi, dando in questo modo ai nostri clienti le informazioni necessarie per valutare al meglio le loro scelte».
In che modo una banca può assistere un’azienda che decide di espandersi all’estero?
«Con i nostri clienti vogliamo creare un rapporto vicino e personale. Non vogliamo essere solo la banca, ma il partner del cliente. Vogliamo conoscere il business dei nostri clienti, il mercato in cui si muovono e i loro competitor. In questo modo possiamo capire come aiutare le nostre aziende clienti e di quali servizi hanno bisogno, affinché il loro progetto di internazionalizzazione sia il più facile e veloce possibile».
Per quanto riguarda le imprese italiane all’estero, c’è una tendenza a rivolgersi a banche di origine italiana. Non avete timore che l’appartenenza a un gruppo belga possa essere percepito come uno svantaggio competitivo?
«KBC Italia fa riferimento a ČSOB, una primaria banca nel mercato ceco fondata nel 1964, con un solido percorso storico di sviluppo del business. Non siamo semplicemente un desk italiano ma una solida banca ceca che supporta le aziende italiane, grazie alla conoscenza del mercato locale. Inoltre, grazie al nostro importante portafoglio di aziende clienti, siamo in grado di creare nuovi contatti con possibili partnership. ČSOB è una banca universale con una grande copertura del territorio e con un ottimo livello di servizi, come dimostrato anche dai numerosi riconoscimenti ottenuti. Ad esempio, in novembre la ČSOB è stata premiata dalla rivista The Banker come la Migliore Banca dell’Anno in Repubblica Ceca».
Negli ultimi anni, grazie alle politiche delle banche centrali, gli interessi sono calati e nel settore bancario si è parlato di una crisi di redditività. Come reagite a questa situazione che talvolta vede anche degli scontri aspri sul prezzo?
«Non vogliamo ottenere nuove quote di mercato e basare il nostro rapporto con il cliente solamente sulle condizioni economiche del rapporto. Cerchiamo, invece, di fornire ai nostri clienti un servizio completo, che possa rispondere alle loro particolari necessità. Pensiamo che questo valore, ossia l’essere partner dei nostri clienti, possa creare la differenza».
Fonte: Camic
Fonte fotografia: KBC Group
