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02.10.2017

Fine delle quote zucchero: zuccherifici cechi scommettono sul libero mercato

La fine delle quote zucchero ha dato una notevole spinta agli investimenti nel settore bieticolo-saccarifero ceco. L'abolizione delle quote è in vigore dal primo ottobre.

Dopo i crolli degli anni Novanta e la ristrutturazione del settore a livello europeo degli anni 2006-2010, in Repubblica Ceca sono rimasti solo sette zuccherifici. «La loro produzione è uguale al 1989, quando ne erano in funzione 53» notano dal Ministero dell'Agricolturaceco.  Anche la superficie piantata a barbabietola è dimezzata fino a circa 65 mila ettari, ma grazie a un forte aumento della rendita dei terreni la produzione complessiva è rimasta stabile a circa 550 mila tonnellate di zucchero all'anno. In vista della fine delle quote, i zuccherifici hanno sostenuto forti investimenti per migliorare la loro efficienza interna. Anche la superficie dei campi piantati a barbabietola è aumentata circa dell'8%. Le aziende puntano soprattutto sull'export, attualmente fermo a circa 200 mila tonnellate di zucchero all'anno sui mercati europei ed extra-europei.

La liberalizzazione desta anche l'attenzione dalle industrie alimentari, che attendono un calo dei prezzi dello zucchero. Tuttavia il ritorno al mercato libero fa sorgere anche timori espressi recentemente dal Comitato degli Utilizzatori di Zucchero, i cui aderenti, cioè le grandi industrie alimentari, assorbono circa il 70% della produzione europea. «Dal primo ottobre non ci sono più limiti alle esportazioni di zucchero, mentre le importazioni in Unione Europea rimangono assai limitate – nota il presidente del Comitato, Robert Guichard – Vorremmo pertanto assistere a una concorrenza equa tra i produttori di zucchero da canna (prevalenti in Paesi non europei, ndr.) e quelli da barbabietola. Abbiamo bisogno di catene di rifornimento alternative in caso di penuria sul mercato». Le industrie temono, che i produttori europei vengano attratti da prezzi maggiori applicati sui mercati non europei, mentre le importazioni dai maggiori competitori mondiali sono penalizzate da una serie di dazi. In questo contesto mondiale, i prezzi dello zucchero potrebbero non subire un calo drastico come avvenne con la fine delle quote latte.

Fonte: ec.europa.eu

Fonte fotografia:Pixabay

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