Durante l'estate sono entrati in vigore nuovi testi legislativi, che aumentano le possibilità di impiego per i cittadini dei Paesi non aderenti all'Unione Europea.
Una maggior apertura del mercato del lavoro ceco è richiesta dagli imprenditori per far fronte alla mancanza di manodopera dovuta a un tasso di disoccupazione vicino al tre percento. «Sul mercato del lavoro mancano decine di migliaia di candidati, soprattutto per le posizioni di operatori della produzione, operatori della logistica e simili», così descrive la situazione Petr Douda, Marketing Manager dell'agenzia di lavoro Adecco, socio Camic.
La politica si è mostrata finora reticente alle richieste arrivate dalle imprese. Tuttavia, alcune modifiche di legge entrate in vigore in estate aprono nuove possibilità di impiego per i cittadini extra UE. Con la modifica alla Legge sull'impiego, viene prevista la possibilità di impiego diretto dei lavoratori extra UE da parte delle agenzie di lavoro. «Il nuovo testo legislativo permette l'impiego di stranieri tramite le agenzie di lavoro, semplificando in questo modo il processo di reclutamento di nuovi lavoratori. Le imprese quindi potranno concentrarsi pienamente sul loro business, lasciando ad altri le questioni relative all'assunzione di nuovi lavoratori», così descrive i vantaggi dell'attuale normativa legislativa Petr Douda. Secondo l'esperto di Adecco quindi, «il nuovo testo legislativo potrà alleviare la mancanza di manodopera registrata dalle imprese sul mercato del lavoro ceco». Un impiego massiccio di questo strumento è però reso difficile da una serie di altri obblighi legislativi e burocratici.
Nuovi iter di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro vengono previsti anche dalla nuova Legge sull'Immigrazione. Oltre ai permessi rilasciati per attività di investimento, la legge introduce nuovi permessi di soggiorno per lavoratori stagionali. «Questo tipo di permesso di lavoro può aiutare nel caso in cui i periodi più intensi di attività siano prevedibili e quindi le imprese abbiano il tempo per prepararsi. Si tratta tipicamente dell'agricoltura» sottolinea Petr Douda. Lo strumento è invece poco adatto per coprire temporanei picchi di produzione industriale, a causa della lunghezza dell'iter di rilascio dei permessi. «In questo caso possono essere d'aiuto i servizi forniti dalle agenzie di lavoro» aggiunge Douda.
La modifica della Legge sull'impiego tocca direttamente anche il settore del lavoro interinale. Per le agenzie sono previsti nuovi obblighi, tra cui il versamento di una cauzione di mezzo milione di corone. Le ammende amministrative diventano più pesanti per le agenzie, mentre l'iter di rinnovo del permesso di praticare l'attività di intermediazione del lavoro viene semplificato. L'obiettivo dichiarato del Ministero del Lavoro è quello di colpire le agenzie poco rispettose delle leggi in vigore. Secondo il Ministero, livelli simili di regolazione sono presenti anche in altri stati dell'Unione. «In confronto ad altri paesi europei, dove c'è già una regolamentazione (ad esempio in Italia), il settore dell'intermediazione del lavoro non è in Repubblica Ceca così sviluppato e utilizzato da poter sopportare condizioni di esercizio simili a questi paesi. Tuttavia vogliamo credere che i nuovi provvedimenti legislativi rappresenteranno un rimedio efficace contro le agenzie, che sfruttano le debolezze della legislazione» dice Petr Douda.
Fonte: Camic
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