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19.09.2017

Residenza fiscale in Italia o all’estero? Ecco una guida dell’Agenzia delle Entrate

La residenza fiscale è in Italia o all'estero? A questo cerca di rispondere una guida pubblicata dall'Agenzia delle Entrate dedicata alle persone fisiche.

La questione è particolarmente spinosa per chi percepisce redditi dall'estero. In Italia è valida la regola della worldwide taxation: pertanto vanno tassati in Italia anche i redditi prodotti fuori dai confini nazionali. La questione è importante anche per chi vive, almeno una parte dell'anno, all'estero. Nel caso di spostamento all'estero della residenza fiscale, anche alcuni redditi prodotti in Italia possono essere tassati nel nuovo Paese di residenza. In entrambe le situazioni diventa quindi fondamentale stabilire se si continua ad avere la residenza fiscale in Italia o meno. Per non essere assoggettabili alla tassazione in Italia, bisogna effettivamente risiedere all'estero per almeno la metà dell'anno ed essere iscritti all'Aire. Regole specifiche vengono invece fissate per Paesi considerati “paradisi fiscali”.

La questione della tassazione dei redditi nei rapporti tra l'Italia e la Repubblica Ceca viene regolata dalla Convenzione tra l'Italia e l'ex Cecoslovacchia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito. La Convenzione stabilisce che la residenza fiscale debba essere individuata sulla base del centro di interessi vitali, ossia in base alla residenza anagrafica e reale e alla presenza di persone con legami affettivi (moglie,figli etc.) e attività economiche. La Convenzione disciplina sia la residenza fiscale di cittadini italiani in Repubblica Ceca e Slovacchia che di cittadini cechi e slovacchi in Italia.

Brochure Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it

Fonte fotografia: Pixabay

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