Martedì 30 maggio si è svolto a Genova il convegno dal nome Partnership Pubblico Privata: le nuove sfide sull'internazionalizzazione per il sistema delle PMI nella geopolitica attuale. Il convegno, che ha dedicato una particolare attenzione alle imprese liguri, è stato organizzato dai soci Camic, società Overpartners e CCIAA di Genova. Al convegno ha partecipato anche il segretario generale della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca Matteo Mariani.
Il convegno è stato fortemente voluto da Franco Aprile, presidente della società Overpartners, consigliere della Camera di Commercio di Genova e console onorario della Repubblica Ceca a Genova. Franco Aprile si dedica da decenni alla problematica della crescita delle aziende all'estero ed è stato dal 2006 al 2016 presidente di Liguria International, la società partecipata dalla regione Liguria e dalle Camere di Commercio liguri per l'internazionalizzazione delle imprese. «In questa situazione geopolitica, che vede la presenza di rilevanti rischi, le piccole e medie imprese hanno bisogno di strumenti per cogliere le occasioni sui mercati esteri ed essere protagoniste all'estero» ha sottolineato Aprile riguardo lo scopo del convegno.
Il quadro complessivo delle strategie di sostegno pubblico all'internazionalizzazione è finora molto frammentato. «In molti casi si fa del bricolage, mentre per far crescere il Paese avremmo bisogno di una regia unita» illustra Franco Aprile come una delle debolezze del sistema. La situazione è stata persino resa più difficile con il prospettato ridisegno dei ruoli tra le varie associazioni imprenditoriali. A concentrarsi maggiormente sull'internazionalizzazione doveva essere Confindustria. «Ci rendiamo tuttavia conto che le Camere di Commercio hanno una maggiore presenza e lavorano meglio in situazioni più periferiche o con aziende di minori dimensioni» indica Aprile. Il mix perfetto sarebbe quindi una suddivisione di ruoli paritaria tra le Camere di Commercio e Confindustria con un sostegno statale nei Paesi di destinazione.
Un dibattito rilevante riguarda anche la scala geografica delle strategie. L'Italia è un Paese con forti eccellenze locali. Esiste quindi il rischio che strategie troppo centralistiche non sappiano valorizzare queste realtà produttive. «Puntiamo su una dimensione regionale e di Nord-Ovest che coinvolga anche le regioni confinanti come il Piemonte e la Lombardia» dice Franco Aprile sottolineando il grande peso specifico di questa alleanza interregionale. Secondo i partecipanti al convegno, per quanto riguarda il livello regionale, si potrebbero favorire una serie di misure, come i voucher, che aiutino a finanziare i progetti di internazionalizzazione delle singole aziende. Le misure dovrebbero sostenere soprattutto le piccole e piccolissime imprese e vertere sui mercati stabili o di prossimità come l'Europa, il Nord America, l'area del Mediterraneo o la Penisola Arabica.
Ma quali sono i punti di forza della regione Liguria, su cui puntare il sostegno all'internazionalizzazione? «Un aspetto molto rilevante riguarda la cosiddetta economia del mare» descrive Franco Aprile. Si tratta di quella parte dell'economia legata alla cantieristica e alla logistica, grazie alla presenza del porto di Genova, oppure al turismo delle crociere, che movimenta sul capoluogo ligure circa 2,5 milioni di persone all'anno. Altri settori di prim'ordine sono l'agroalimentare con eccellenze conosciute a livello mondiale come il pesto alla genovese e il turismo. «Infine intorno alla presenza dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova si è sviluppato un tessuto di piccole aziende attive nell’high-tech» indica Franco Aprile come un settore meno tradizionale e conosciuto.
Un aiuto fondamentale può arrivare alle aziende anche da società private con un know-how nel settore dell'internazionalizzazione. Ne è esempio la società Overpartners fondata da Franco Aprile e da altri soci privati. Attualmente la società ha sede a Genova con uffici di rappresentanza e corrispondenza a Milano, Praga, Riga e Teheran. «A Praga siamo attivi in collaborazione con il Desk Italiano di Mazars, altro socio della Camera di Commercio Italo-Ceca, e fin'ora abbiamo assistito circa trenta aziende nei loro progetti mirati al mercato ceco» conclude Franco Aprile.
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Fonte: Camic
Fonte fotografia: Camic