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11.04.2017

In Rep. Ceca gli investimenti saranno legati più alle competenze che al costo del personale

Dal 2016 è presente in Repubblica Ceca la società Quanta Human Resources CZ, che fa parte dell'omonimo gruppo internazionale con radici in Italia specializzato in ricerca di personale altamente qualificato. Delle prospettive dell'azienda e del mercato del lavoro in Repubblica Ceca abbiamo parlato con l'amministratore di Quanta CZ Claudio Mantese.

Quanta ha deciso di aprire i suoi uffici anche in Repubblica Ceca. Perché avete scelto di essere attivi nel Paese?

«La decisione di aprire in Repubblica Ceca nasce da due fattori: la presenza locale di alcuni importanti clienti del gruppo e le caratteristiche del mercato locale, che ha necessità di manodopera locale e straniera qualificata. In questo ambito Quanta vanta una importante tradizione».

Quanta ha numerose specializzazioni, ad esempio l'ICT o l'industria aeronautica, entrambi settori in forte crescita in Repubblica Ceca. Vi concentrerete su questi settori anche in Repubblica Ceca?

«Industria Aeronautica e ICT costituiscono le due principali divisioni societarie e pertanto rappresentano indubbiamente una priorità strategica. Fanno parte delle nostre aree di specializzazione la Cantieristica e anche tutto il mondo legato all'Energia, Oil & Gas e Utility.  Inoltre, Quanta è in grado di offrire ai suoi clienti un contributo consulenziale finalizzato a rendere migliore e più efficiente l'organizzazione delle aziende clienti e della loro forza lavoro, attraverso percorsi diversi, che possono coinvolgere la ricerca & selezione, la formazione (finanziata e/o a mercato), la riqualificazione, la ricollocazione del personale e, naturalmente, il leasing di personale qualificato locale e straniero».

A causa della disoccupazione ai minimi storici in questo periodo le aziende in Repubblica Ceca si trovano a corto di lavoratori fortemente specializzati. Quali sono i canali più efficaci per trovare i candidati giusti?

«Le vie sono sostanzialmente due. La formazione continua del personale interno, attraverso percorsi interni o anche attraverso progetti finanziati, e l’importazione di professionalità e competenze da paesi terzi. Su entrambi questi canali Quanta CZ è operativa. Resta le necessità di un graduale innalzamento dei salari, che è già in corso. Il trend è inevitabile in un territorio in continua, dove il driver d’investimento sarà meno legato ai costi e più alle competenze».

In Italia la situazione è molto differente dalla Repubblica Ceca: la disoccupazione rimane alta e i stipendi stagnanti. Potrebbe questo determinare un flusso di lavoratori specializzati tra i due Paesi? E in generale, le posizioni di lavoro specializzate in Repubblica Ceca risultano interessanti per candidati provenienti dall'Europa occidentale?

«Le difficoltà ad internazionalizzare in Italia coinvolgono non solo le imprese ma anche i lavoratori: noi italiani amiamo la nostra terra e siamo restii a lasciarla. È però innegabile che sia in corso un processo di emigrazione di talenti e professionalità che, pur se spesso dovuta alla difficile situazione economica italiana, rappresenta un fattore positivo perché valorizza il nostro Paese nel mondo. In Repubblica Ceca è in corso un flusso migratorio dall'Italia per figure di top and middle management, mentre per lavoratori specializzati si lavora soprattutto con trasferte, anche per ragioni di vicinanza territoriale. Affinché questo trend si inverta, è necessario un aumento dei salari aziendali».

 

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Camic

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