Venerdì 31 marzo si è svolta all'Ambasciata d'Italia a Praga un vertice tra il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini e il Primo Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio. La riunione ha segnato l'avvio della collaborazione tra i sistemi giudiziari in Italia e in Repubblica Ceca.
Da parte ceca, hanno preso parte al vertice con i rappresentanti del CSM il presidente del Tribunale Supremo Pavel Šámal, il Procuratore Generale della Repubblica Ceca Pavel Zeman e la presidente dell'Unione dei Giudici della Repubblica Ceca Dagmar Zemanová. «Nonostante gli ottimi rapporti politici, economici e diplomatici tra i due Paesi, eravamo in presenza di una totale mancanza di dialogo tra i sistemi giudiziari dell'Italia e della Repubblica Ceca» così ha spiegato la ragione della riunione a Praga il vicepresidente Giovanni Legnini.
La mancanza di dialogo era determinata da diversi fattori, tra questi le difficoltà di comunicazione tra i ministeri della Giustizia e la diversità di organizzazione degli ordinamenti giudiziari. «La difficoltà di dialogo deriva, probabilmente, dal fatto che l'ordinamento costituzionale ceco non prevede un organismo omologo al CSM italiano, quindi l'interlocuzione non diventa agevole» ha specificato Giovanni Legnini.
La cooperazione dovrebbe riguardare sia le singole corti, ad esempio il Tribunale Supremo ceco e la Corte di Cassazione italiana, che i sistemi giudiziari in quanto tali. Il nuovo canale comunicativo dovrebbe perciò facilitare il dialogo e la cooperazione in concreti campi del diritto, ad esempio, quello familiare, gli scambi di conoscenze, pubblicazioni congiunte e stage di personale. «L'intento della cooperazione è quello di promuovere un confronto su molti aspetti della vita dei sistemi giudiziari relativamente alla valutazione della professionalità dei giudici, alla promozione e all'attribuzione di incarichi negli uffici giudiziari, alla giustizia disciplinare dei giudici e alla formazione professionale» ha aggiunto Giovanni Legnini.
I due sistemi giudiziari si vogliono confrontare anche sui temi che segnano il futuro del funzionamento della giustizia. Tra questi l'applicazione di nuove tecnologie informatiche nel procedimento giudiziario. «La rivoluzione informatica che stiamo vivendo è lungi dall'essere compiuta e la magistratura deve seguirne gli sviluppi, non solo nella lotta alla criminalità organizzata, ma anche come strumento di trasparenza, accessibilità e verifica dei risultati» ha indicato alcuni obiettivi il presidente Giovanni Canzio. La collaborazione ha quindi come scopi quelli di aumentare la qualità dei singoli sistemi giudiziari e la cooperazione transnazionale nel campo della giustizia tra la Repubblica Ceca e l'Italia.
Fonte: Camic
Fonte fotografia: Ambasciata d'Italia