Negli ultimi anni l'amministrazione pubblica ha potuto vantare bilanci con un deficit ridotto o addirittura in attivo come l'anno scorso. Ma dove vanno a finire i soldi gestiti dallo Stato? A questo quesito hanno provato a rispondere gli esperti dell'Ufficio di Statistica Ceco rielaborando i dati del 2015.
L'amministrazione pubblica gestisce in Repubblica Ceca circa il 42% del prodotto interno nazionale. In testa alle spese dello Stato si trovano le pensioni e gli altri trasferimenti sociali, che rappresentano ben il 12,6%. Il secondo capitolo di spesa più importante è la sanità, dove finisce il 7,6% nel PIL. Per investimenti e spese in economia, invece, la pubblica amministrazione ha speso il 6,6% del PIL. «In Repubblica Ceca venivano erogate massicciamente le risorse dei fondi europei» ha spiegato il dato in crescita Václav Rybáček, direttore del Dipartimento Finanze Pubbliche dell'Ufficio di Statistica.
Sotto la soglia del 2% del PIL si fermano però numerosi altri capitoli di spesa. La spesa per la sicurezza rappresenta l'1,8 %, mentre per la cultura lo Stato ha speso 1,3% e per l'ambiente l'1,1 %. Sotto l'1% del PIL invece le uscite destinate alla difesa, ben lontane quindi dal 2% fissato dai vincoli del Patto Atlantico. Per l'educazione lo Stato spende circa il 5% del PIL.
La struttura della spesa pubblica ceca non differisce in maniera significativa da quella degli altri paesi dell'Unione Europea. Rispetto alla media UE, la Repubblica Ceca spende sensibilmente meno per pensioni, transfers sociali e difesa. La spesa ceca è invece più alta in quasi tutti gli altri settori, compresa l'educazione, la sanità e la cultura.
Fonte: https://czso.cz/
Fonte fotografia: Archív Vlády ČR