Il potere d'acquisto dei cechi continua a crescere. Lo sostiene l'agenzia Gfk specializzata in ricerche di mercato.
Quest'anno il reddito disponibile delle persone fisiche ceche è cresciuto a 82 miliardi di euro, il più alto valore nell'ultimo decennio. Il potere d'acquisto dei cechi quindi raggiunge il 56,8% della media UE. In termini di potere d'acquisto la Repubblica Ceca si piazza prima di Polonia e Ungheria ma dietro alla Slovacchia e all'Estonia. «Negli ultimi anni il potere d'acquisto dei cechi varia tra il 51 e il 59% a seconda della situazione economica» notano gli autori della ricerca.
Le differenze regionali sono sensibili. La regione con il maggiore potere d'acquisto è tradizionalmente Praga, dove il reddito disponibile è superiore di un terzo alla media nazionale. In fondo alla classifica invece alcune province della Boemia Settentrionale e della Slesia. «Negli ultimi sei anni sono emerse realtà, dove il potere d'acquisto ha registrato un aumento notevole. Si tratta soprattutto di zone nella regione di Pilsen, di alcune province della regione della Boemia Centrale e della Moravia Meridionale» sottolinea lo studio, secondo cui si può parlare di «una ricca area metropolitana intorno a Praga comprendente anche la Boemia centrale».
I dati dello studio confermano il gap esistente tra il potere d'acquisto della popolazione e il prodotto interno lordo. Secondo Eurostat, ormai il Pil ceco ha raggiunto l'85% della media dell'Unione Europea ed è il primo nel centro-est Europa. Il potere d'acquisto invece stenta a infrangere la barriera del 60%, sebbene i salari siano in forte aumento. Secondo i sindacati la colpa sarebbe dei bassi salari, mentre gli economisti puntano il dito contro il basso valore aggiunto creato dall'economia.
Fonte: www.gfk.com/cz
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