L’incontro, organizzato dalla Camera Italo-Ceca, è stato aperto dal saluto dell’ambasciatore Aldo Amati, che ha sottolineato la lunga tradizione di amicizia tra i due Paesi. «Il governo Sobotka sarà ricordato per questo periodo di grande crescita economica per la spinta europeista data al Paese – ha sottolineato l’ambasciatore Amati – e per l'elevato profilo delle proprie scelte politiche».
Il presidente della Camera Gianfranco Pinciroli ha invece evidenziato nel suo intervento alcune questioni economiche di grande attualità per le imprese operanti in Repubblica Ceca: condizioni per gli investimenti esteri, lo sviluppo di un’industria innovativa e il mercato del lavoro. «Negli ultimi due anni l’interscambio è aumentato del 20% in particolare nel comparto industriale. Il nostro futuro comune è nei settori ad alto valore aggiunto – ha sottolineato il presidente - la Repubblica Ceca oggi ha un grande potenziale di crescita e sarebbe un peccato non coglierlo per la mancanza di risorse umane».
Il primo ministro Bohuslav Sobotka ha confermato l’alto livello dei rapporti tra Italia e Repubblica Ceca. «L’interscambio commerciale ha oltrepassato nel 2015 per la prima volta il valore di dieci miliardi di euro e l’Italia è uno dei partner commerciali più importanti per le imprese ceche». I rapporti economici tra i due Paesi sono fiorenti, con una crescita annua a doppia cifra. Sul piano politico, la Repubblica Ceca segue con molta attenzione l’operato dell’Italia e i due Paesi cooperano in numerosi progetti. «L’Italia e la Repubblica Ceca hanno firmato assieme una lettera in difesa del trattato TTIP» ha dichiarato Sobotka, confermando l’interesse comune per un mercato internazionale aperto.
Molte aziende italiane hanno puntato sull’economia ceca, che negli ultimi tre anni sta registrando dei tassi di crescita formidabili. «La nostra economia ha conservato il suo carattere industriale, anche grazie agli investimenti stranieri» ha riconosciuto il premier ceco. Secondo quest’ultimo, il futuro del paese è legato alla capacità d’innovarsi del suo tessuto industriale, il settore automotive in primis. «Per questo il governo sta aumentando il sostegno a quella ricerca, i cui risultati sono utilizzabili nella produzione industriale» ha affermato il premier.
La crescita dell’economia ceca potrebbe essere penalizzata dalla mancanza di manodopera specializzata. Per questo le imprese ceche richiedono procedure di rilascio dei visti per lavoro più snelle per alcuni Paesi extracomunitari, in primo luogo l’Ucraina. Il governo ha già adottato un programma speciale, che sembra dare i suoi primi frutti. «Vogliamo aumentare le quote per i lavoratori stranieri» ha detto Sobotka. Altro grande tema, i rapporti tra la preparazione scolastica e il mondo delle imprese. Il Governo vuole rafforzare soprattutto le scuole medie superiori, attualmente gestite delle regioni, con concreti sbocchi professionali. Il ministero dell’Educazione ha preparato una nuova legge. «Le scuole regionali verranno finanziate secondo la loro offerta formativa e non solo in base al numero degli studenti» ha sottolineato il premier.
Il premier durante il dibattito si è focalizzato anche su un tema di attualità politica: la crisi dei migranti che ha creato molti attriti con alcuni Paesi dell’Europa mediterranea. Il premier ceco ha rivendicato l’operato del gruppo di Visegrád. «Se il problema dell’immigrazione non viene risolto là dove nasce, allora può diventare causa di uno sfaldamento dell’Unione Europea» ha detto Sobotka. Secondo il primo ministro, la soluzione alla questione dei migranti va cercata in accordi con stati al confine esterno di Schengen. «L’Europa deve dotarsi di strumenti per gestire a lungo termine la questione delle migrazioni. Tra questi strumenti ci sono forti investimenti nei Paesi dell’Africa del Nord, con l’obiettivo di creare una fascia di stati stabili, con i quali l’Europa avrà accordi di respingimento dei migranti simili a quello in vigore con la Turchia» ha spiegato Sobotka.
Il premier ceco ha voluto rendere anche omaggio al 15simo anniversario della fondazione della Camera Italo-Ceca. «La Camera ha contribuito alla creazione di numerose opportunità di collaborazione economiche tra Italia e Repubblica Ceca» ha riconosciuto il premier ceco nel suo intervento.
Fonte: Camic
Fonte fotografie: Josef Mašek , Úřad vlády