Il Governo di Bohuslav Sobotka ha approvato un ulteriore aumento dello stipendio minimo.
Il decreto governativo prevede un rialzo a partire dal primo gennaio 2017. Lo stipendio minimo quindi crescerà da attuali 9900 corone mensili lorde a 11000 corone mensili lorde. Di conseguenza viene alzata anche la tariffa oraria minima lorda da 58,70 corone a 66 corone. Non è la prima volta che il governo guidato dai socialdemocratici decide di aumentare lo stipendio minimo, che a inizio mandato era a 8500 corone mensili lorde. Secondo il premier lo stipendio minimo dovrebbe essere circa il 40% dello stipendio medio (27297 corone al mese).
Assieme allo stipendio minimo salgono anche gli stipendi garantiti minimi, che sono divisi in otto categorie a seconda delle competenze, responsabilità e difficoltà di svolgimento della prestazione lavorativa. Nell'ottava categoria la remunerazione minima è doppia rispetto allo stipendio minimo: lo stipendio mensile lordo è di 22000 corone ceche e la tariffa oraria minima lorda ammonta a 132 corone ceche. Il Governo cancella anche la tariffa ridotta dello stipendio minimo previsto per i disabili promettendo di aumentare la sovvenzione per posto di lavoro. Infine cambiano leggermente anche le categorie di lavori in condizioni disagiate che prevedono un bonus compensativo.
Secondo le associazioni delle imprese l'aumento dello stipendio minimo nel 2017 è troppo brusco. I rappresentanti delle imprese vogliono che in futuro i rialzi dello stipendio minimo siano adeguati alla crescita del Pil, all'inflazione e all'andamento dello stipendio medio. Per il premier Sobotka invece “la crescita dei salari può essere un volano per la competitività delle aziende”. Già in passato il premier aveva definito troppo basse le remunerazioni in Repubblica Ceca. Con la campagna elettorale alle porte si ritornerà probabilmente a battere su questo tasto.
Fonte fotografia: Archiv Vlady CR
