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10.10.2016

Appalti: entrata in vigore la nuova legge

A inizio ottobre è entrata in vigore la nuova Legge sugli Appalti pubblici, che recepisce nel diritto ceco alcune direttive europee in materia. La legge nuova di zecca cambia molte regole di un settore che vale diverse centinaia di miliardi di corone.

I limiti. Cambiano alcuni limiti: i lavori edili sotto 50 milioni di corone potranno essere non assegnati con una gara d'appalto stadard. Per appalti sotto 300 milioni di corone non sarà obbligatorio nominare una commissione esterna di valutazione. La legge appoggia anche i frazionamenti per favorire le PMI.

Iter modulabile. La legge lascia ampia discrezionalità su come gestire l'andamento della gara d'appalto. Ad esempio nella fase di valutazione delle offerte, i valutatori potranno prima scartare le offerte che non rientrano nei requisiti prioritari e valutare quindi solo le offerte rimanenti. In questo modo le procedure dovrebbero diventare più snelle.

Principio di proporzionalità. Le gare d'appalto dovrebbero essere gestite in maniera proporzionale. La proporzionalità riguarda anche i parametri di qualificazione. Al netto di deroghe il parametro economico non dovrebbe richiedere un giro d'affari superiore al doppio della gara. La proporzionalità serve a evitare il fenomeno delle gare cucite su misura.

Nuove gare. Le legge introduce nuovi tipi di gara. Viene modificata la gara semplificata e introdotta per la prima volta la gara per un prodotto o un servizio innovativo ancora non esistente sul mercato.

Niente blacklist. Abolita la blacklist di aziende. Con la nuova legge l'appaltante potrà eliminare il concorrente per gravi mancanze, legate ad eventi passati, attraverso una semplice decisione motivata. L'azienda potrà dimostrare di aver trovato rimedio ai problemi del passato.

Fine periodo di assegnazione. Gli appaltanti potranno non pubblicare il periodo di assegnazione, ossia il lasso di tempo tra l'apertura della gara e l'assegnazione dell'appalto. Il periodo va pubblicato solo in caso che i concorrenti debbano depositare una cauzione.

Trasparenza. Potranno essere escluse dalla gara le SpA con azioni non registrate presso il Deposito centrale delle azioni. Alle società estere basterà una dichiarazione sulla struttura societaria.

Maggiori rincari. Nel corso dell'appalto il costo delle singole opere potrà salire fino al 50% (e la spesa complessiva fino al 30%) senza la disdetta del contratto e la riassegnazione dell'appalto. La legge prevede che i rincari dovrebbero intervenire solo in casi straordinari.

Ricorsi. Si riduce il numero dei casi, in cui sarà possibile ricorrere all'Antitrust, e si alzano le tariffe per presentare tali ricorsi. La legge vuole limitare i casi di abuso, in cui concorrenti perdenti in gara facciano ricorso per bloccare l'assegnazione definitiva dell'appalto.

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Pixabay

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