Il ministro dell'ambiente Richard Brabec ha ritirato la propria proposta di legge sull'uso dell'acqua. Il ministro l'ha annunciato martedì 23 agosto.
In precedenza la legge era stata pesantemente criticata dei socialdemocratici, in quanto prevedeva un forte rialzo delle tariffe per l'uso delle acque freatiche. In pratica entro il 2022 il canone statale, che viene pagato dalle società distributrici d'acqua, sarebbe dovuto triplicare da due a sei corone per metro cubo di acqua prelevata. Secondo le critiche, il rialzo del canone avrebbe pesato in maniera eccessiva sulle tasche delle famiglie ceche. Contro la legge sono, infatti, intervenuti anche i sindacati, secondo cui una famiglia media avrebbe pagato 1700 corone ceche all'anno in più sulla bolletta dell'acqua.
Il ministro Brabec, quindi, ripresenterà la legge senza le modifiche al canone. Il ministro, tuttavia, sostiene che il rialzo del canone non avrebbe avuto l'effetto stimato dei sindacati. “Sono sempre convinto che le acque sotterranee siano un bene prezioso da difendere”, ha sottolineato il ministro. Di una “mossa a tradimento” parla il leader del movimento Ano 2011 Andrej Babiš, di cui fa parte anche Richard Brabec. Secondo Babiš, i socialdemocratici in un primo momento avrebbero mostrato il proprio favore alla legge per poi affondarla. La campagna elettorale per il rinnovo dei consigli regionali in ottobre è già cominciata.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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