La Cappella degli Italiani, luogo simbolo della comunità italiana a Praga, sta attraversando una fase di completo recupero. La fine dei lavori, prevista per la seconda metà del 2017, ridonerà alla Cappella il suo originario splendore.
L’edificio, che dal 1810 è di proprietà dello Stato italiano, è rimasto chiuso per anni al pubblico. L'ultimo grande evento organizzato all’interno del palazzo, una mostra sui rapporti tra la Boemia e l'Italia, si è tenuto nel 2000. Negli ultimi anni per problemi strutturali non è stato consentito l’accesso: nel manto esterno dell'edificio si sono aperte delle crepe, mentre i preziosi affreschi all'interno hanno subito danni dovuti ad infiltrazione di acqua. “Il nostro progetto prevede sia il consolidamento strutturale che il restauro architettonico della Cappella”, ci conferma Alessandro Battaglia, amministratore della società impegnata nelle operazioni di recupero, AhRCOS, socio Camic.
Dopo l'intervento di restauro la Cappella degli Italiani dovrebbe ritornare al suo splendore. Il piano presentato da AhRCOS prevede infatti il rifacimento completo del manto esterno e il restauro degli interni, soprattutto dei preziosi affreschi che adornano il soffitto. “Nella prima fase ci stiamo occupando del consolidamento strutturale delle pareti esterne con la chiusura delle crepe sulla facciata – dice Alessandro Battaglia –. I lavori sono già iniziati e rispetto alla tabella di marcia siamo in anticipo di circa un mese”.
La Cappella tuttavia non ha soltanto un valore simbolico per gli italiani: l'edificio è stato costruito nella seconda metà del Cinquecento per essere il centro spirituale della comunità italiana a Praga, all’epoca formata soprattutto da artigiani e professionisti del settore delle costruzioni. Nel 1590 è stata rilavorata in stile manierista, rappresentando pertanto uno dei primi esempi di manierismo romano a nord delle Alpi. Nel corso del XVIII secolo sono stati realizzati gli attuali affreschi interni. “La Cappella degli Italiani rappresenta un autentico gioiello artistico e architettonico di Praga – sottolinea Alessandro Battaglia –. Anche per questo motivo il nostro progetto di recupero è stato analizzato con molta attenzione dagli esperti della Sovraintendenza delle Belle Arti, che ha mostrato un approccio molto collaborativo e reattivo rispetto alle nostre richieste. È infatti nell'interesse di tutte le parti completare il restauro e restituire la Cappella alla comunità italiana e alla capitale boema”.
La scelta di affidarsi ad AhRCOS per la ristrutturazione del palazzo non è casuale. La società vanta infatti di una grande esperienza nel recupero di edifici storici con vincoli culturali e artistici sia in Italia, dove esegue numerosi restauri di luoghi di culto, che a Praga, dove ha lavorato a diversi importanti progetti. AhRCOS quindi possiede il know-how e le maestranze necessarie per un intervento complesso e sensibile come il recupero della Cappella degli Italiani. “Al progetto stanno lavorando esperti e personale provenienti dall'Italia e dalla Repubblica Ceca. E questo vale anche per numerosi progetti di restauro in Italia a cui lavorano professionisti cechi molto preparati. La nostra società è, sotto questo punto di vista, pienamente italo - ceca”, spiega Alessandro Battaglia.
Il restauro del monumento simbolo della comunità italiana in Repubblica Ceca è stato possibile grazie al finanziamento concesso dal Ministero degli Affari Esteri italiano e al contributo di aziende italiane e ceche. Al termine del progetto l'edificio sarà gestito dalla Chiesa Greco - Ortodossa. “Un particolare ringraziamento per l'avvio e il finanziamento dei lavori spetta all'ambasciatore Aldo Amati – dice Alessandro Battaglia –. Oltre a eseguire i lavori, la nostra società ha deciso di contribuire come sponsor al recupero di questo edificio, ponte tra la Boemia e l'Italia, tra il passato e il presente della comunità italiana in Repubblica Ceca”.
Fonte foto: AhRCOS s.r.o.