All’inizio di giugno è stata inaugurata, presso Baawer Office House in via Bavorska a Praga, l'esposizione di mobili per ufficio della marca Quadrifoglio, di cui Officity, socio Camic, è unico rivenditore in Repubblica Ceca. In quest'occasione abbiamo parlato con Alessandro Cia, titolare di Quadrifoglio Sistemi d'Arredo SpA.
Perché Quadrifoglio ha deciso di puntare su Praga?
Praga, insieme a Vienna, è uno dei centri della Mitteleuropa. È un'area connotata da un grande potenziale di crescita e ci è vicina dal punto di vista logistico e culturale. Tutta la zona, e Praga in particolare, è interessata da una forte crescita del settore dell'edilizia amministrativa e dall'aumento del potere d'acquisto. Per noi si tratta quindi di un bacino da presidiare con l'aiuto dei nostri partner locali.
Il design italiano è legato soprattutto alla produzione di mobili a scopo residenziale. Quali sono le peculiarità del settore del design immobiliare per spazi amministrativi?
Il design per gli uffici è in qualche modo sganciato dal design puro in quanto deve sottostare ad una molteplicità di norme e richieste. Basti pensare che i nostri prodotti vengono realizzati sulla base di 39 norme comunitarie che definiscono gli standard in termini di ergonomia, comodità del prodotto, sicurezza negli ambienti di lavoro o riduzione dell'impatto ambientale. Oggi inoltre emergono nuovi trend, come quello della modularità che permette di creare ambienti di lavoro in grado di mutare velocemente. Un’altra tendenza in atto è l’utilizzo di materiali fonoassorbenti. Queste disposizioni normative possono limitare in parte il design ma noi siamo comunque capaci di offrire decine di migliaia di soluzioni e prodotti.
Quadrifoglio partecipa a progetti di grande portata o è attivo solo in quelli di piccola e media dimensione?
Noi ci approcciamo a progetti di ogni taglia. Specialmente oggi è forte la tendenza di progettare l'ambiente d’ufficio: l'architetto non pensa al solo edificio ma anche all'arredamento interno, all'illuminazione e agli accessori. Si tratta di un cambiamento rilevante rispetto al passato, quando solitamente venivano comprati mobili per spazi già esistenti.
Un importante trend nel design è rappresentato dall’uso di nuovi materiali. Questo viene in qualche modo riflesso anche nel design per spazi amministrativi?
Noi lavoriamo molto con materiali ecologici prodotti dal processo di riciclo. Questi materiali di altissima qualità offrono spesso possibilità estetiche infinite con nuove e interessanti rifiniture. Si tratta di materiali che sono ecologici, più economici e molto resistenti.
Nell'organizzazione degli uffici prevalgono grandi aree open space che permettono cambiamenti flessibili. Come sta reagendo il settore del mobile a questo?
Il settore si deve adattare a questa tendenza sviluppando sistemi modulari, che permettono di comporre l'arredo reagendo a nuove situazioni e creando abbinamenti innovativi. Soprattutto i grandi gruppi internazionali esprimono la necessità di modificare praticamente ogni giorno l'interno dei loro uffici. Addirittura in alcuni casi il numero delle postazioni di lavoro è inferiore al numero dei dipendenti poiché si prende in considerazione che una parte del personale è impegnata all’esterno.
Come sta uscendo da questi anni di crisi economica il settore del design per uffici?
Negli anni di crisi c'è stato un indubbio rallentamento anche a livello di processo creativo. In questi ultimi due anni sto però osservando nuove vicende interessanti, legate soprattutto agli aspetti tecnici. La dinamicità si sta verificando soprattutto in aziende che hanno tenuto durante questi anni. Da lì arrivano segnali che fanno sperare.
Il design è anche innovazione. Collaborate con università e centri di ricerca pubblici in Italia?
Una grande pecca italiana è appunto quella della scarsa collaborazione tra il mondo industriale e quello accademico. Per ora non abbiamo attive collaborazioni di questo genere ma la nostra azienda ha personale che si dedica a tempo pieno all'innovazione. Un progetto molto promettente è quello della nuova parete divisoria attrezzata, su cui lavoriamo ormai da alcuni anni. Ci piacerebbe in futuro creare un legame forte con il mondo della ricerca universitaria, ad esempio nell’ambito dello sviluppo di nuovi materiali.
Fonte fotografia: Quadrifoglio Sistemi d'Arredo SpA