Le attese delle imprese edilizie hanno subìto nel secondo trimestre dell'anno una brusca frenata. Lo rileva il rapporto trimestrale sull'edilizia di CEEC Research.
Secondo il rapporto, gli operatori prevedono per quest'anno una crescita del settore appena dell’un percento. Nel mese di gennaio la stima era sensibilmente più alta con una crescita prevista del 2,4%. A trascinare al ribasso le previsioni sono le grandi imprese e quelle attive nel settore infrastrutturale, che prevedono sostanzialmente una stagnazione dell'edilizia. Più ottimiste le piccole e medie imprese e quelle attive nella costruzione di edifici, che invece prevedono un aumento dell’1,7%. Stesso andamento anche per i ricavi: la crescita prevista per tutto il settore è dell’1,6%, mentre le PMI e le imprese attive nella costruzione di edifici predicono una crescita del 2,2%.
A raffreddare gli animi vi è una serie di fatti negativi accaduti nel primo trimestre dell'anno. Nei primi tre mesi la produzione è calata su base annua di ben 8,8 punti percentuali. Gli enti pubblici hanno indetto più gare d'appalto con una crescita del volume del 3,7% ma sono state molto più lente nell'assegnazione, registrando un calo del 41% del volume degli appalti assegnati. Infine ad aprile è venuto a galla che decine di progetti infrastrutturali già approvati non presentavano una Valutazione d'Impatto Ambientale valida, rimandando così la data della loro realizzazione. A pesare sulla situazione vi è anche la lentezza nell'erogare le risorse da fondi europei aperti per il periodo 2014-2020.
Fonte: ceec.eu
Fonte fotografia: Archiv Vlady CR