Il Ministero della Cultura avrebbe accettato offerte per servizi di guardia dal costo del lavoro inferiore a quello legale. Lo scrive il settimanale Euro.
Di recente il dicastero aveva infatti indetto bandi di gara per aggiudicare, con diverse tranche, servizi di guardia per circa 113 edifici appartenenti al Ministero o ad organizzazioni collegate. Tra gli edifici oggetto del bando anche alcune delle più prestigiose istituzioni della cultura ceca come la Galleria nazionale di Praga, il Museo Nazionale o il Teatro Nazionale. Il valore dell'appalto era stabilito in circa 600 milioni di corone per assicurare il giusto compenso ai lavoratori e alle imprese.
Per le prime tre delle quattro tranche, dove ci sarebbe già un vincitore, sarebbero state presentate offerte che in seguito hanno vinto l'appalto delle agenzie,ampiamente inferiori alle previsioni ministeriali. In taluni casi l'offerta presentata sarebbe inferiore persino ai minimi requisiti di legge. Secondo gli esperti rispettando tutti gli obblighi legali il costo orario del lavoro non dovrebbe scendere sotto le cento corone, mentre il ministero ha accettato offerte con un costo del lavoro notevolmente inferiore.
Le imprese vincitrici, applicando prezzi inferiori ai minimi di legge, praticherebbero un dumping sui prezzi, per i quali dovrebbero essere squalificate dalla gara, o userebbero sotterfugi come l'impiego di personale con handicap, la cui parte dello stipendio viene rimborsata dallo stato, o l'utilizzo di rapporti di lavoro ai limiti della legalità.
Sulla questione è già stato interrogato alla Camera il responsabile del dicastero Daniel Hermann, che però non ha potuto chiarire la vicenda, in quanto non ha accesso al materiale della commissione esaminatrice. Alla fine del processo di gara risulterà chiaro, quali saranno i termini delle offerte vincitrici. E se il ministero favorisca imprese che ricorrono a dumping sociale o pratiche scorrette.
Fonte: http://euro.e15.cz
Fonte fotografia: Fotoarchiv Národního muzea