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25.11.2015

Nuova legge sui mutui: più controllo e responsabilità

La nuova legge sulla fornitura dei mutui approderà alla Camera dei Deputati ceca in dicembre. Il testo preparato dal Ministero delle Finanze si propone di “fare pulizia” sul mercato dei fornitori dei mutui non bancari.

Maggiore controllo dei fornitori

Il mercato della fornitura di mutui non bancari non ha subìto finora particolari regolamentazioni. Per l'esercizio di questo mestiere è infatti sufficiente costituire una società a responsabilità limitata oppure, in caso di imprese individuali, avere una partita IVA. Si stima che i prestatori individuali siano circa 60 mila e le società registrate come fornitori circa 10 mila, di cui 3 mila effettivamente attive.

Un primo punto importante della legge è quindi l’aumento delle soglie d'accesso. Le società non bancarie dovranno nuovamente ottenere una licenza, che avrà una durata di cinque anni. Le società dovranno rispettare una lunga serie di requisiti: capitale minimo di 20 milioni di corone, fonti trasparenti di finanziamento e compensi ai propri dipendenti non legati al numero di mutui approvati o alla percentuale di successo. Le società inoltre dovranno essere affidabili, cioè soddisfare una serie di criteri di carattere penale e amministrativo. Dovrebbe aumentare anche la trasparenza, in quanto le società dovranno presentare una serie di linee guida interne, da applicare in diverse situazione tipiche, come l'insolvenza del debitore o la valutazione della capacità del debitore di tener fede agli obblighi finanziari.

Dovranno soddisfare criteri più impegnativi anche gli impiegati di queste società. In pratica aumentano i requisiti qualitativi e morali. Gli addetti dovranno possedere almeno il diploma di scuola media superiore e l'accredito di conoscenza di base dei mercati finanziari da almeno cinque anni, al fine di aumentare le capacità professionali del personale. Inoltre, sia gli intermediatori impiegati in una società che i prestatori individuali dovranno essere iscritti a un apposito Registro, che sarà tenuto dalla Banca centrale ceca. L'iscrizione avrà una durata di dodici mesi, prorogabili senza limite. L'iscrizione potrà essere revocata anche in caso di gravi mancanze professionali dei singoli operatori.

La legge rafforza il ruolo di controllo e di sorveglianza della Banca Centrale. Attualmente la sorveglianza sui soggetti operanti sul mercato della fornitura non bancaria dei mutui è esercitata dall'Ispettorato del Commercio, l'organismo che in Repubblica Ceca controlla il corretto comportamento degli operatori nei settore del commercio e dei servizi. L'idea del legislatore è di riunificare la sorveglianza sugli attori che forniscono i mutui, cancellando l'attuale divisione tra bancari e non bancari. Numerose banche hanno infatti proprie società di erogazione, che agiscono in maniera parallela agli istituti bancari.

La Banca Centrale Ceca tuttavia è ostile a tale cambiamento, temendo di venire sommersa da un mercato in parte opaco, dove sono attivi migliaia di soggetti. Già in passato la Banca Centrale ha saputo resistere alla volontà dei legislatori di centralizzare la sorveglianza, facendo affossare la legge in Parlamento. Tuttavia questa volta la maggioranza sembra determinata ad avere la meglio su eventuali imboscate parlamentari.

Più responsabilità nei rapporti con cliente

La nuova legge carica di maggiori responsabilità le società fornitrici di mutui e i prestatori individuali. In primo luogo, i creditori dovranno fare una valutazione analitica delle capacità finanziarie del richiedente, erogando il prestito solo ai richiedenti con sufficiente capacità finanziaria. Qualora questa analisi non venga fatta, il debitore potrà rivalersi sul creditore chiedendo la restituzione degli interessi e fissando il pagamento della somma prestata secondo le proprie capacità finanziare. Si tratta quindi di una misura particolarmente severa, che dovrebbe fungere da freno alle società predatrici. Tuttavia, la misura potrebbe anche rallentare fortemente il mercato dei crediti non bancari.

Il Ministero delle Finanze ha scelto di limitare le penalità per i ritardi nei pagamenti, fissando un tetto massimo di 200 mila corone, oppure il 70% della somma prestata. Al contrario non è stato fissato un tasso di prestito massimo. Una misura contestata dai socialdemocratici, che cercheranno di introdurre la misure tramite un emendamento alla legge, che potrebbe essere appoggiato anche da alcune forze dell'opposizione.

Infine, una misura molto sentita è quella sul pagamento anticipato dei mutui. I fornitori del mutuo non potranno infatti richiedere gli interessi che maturati nel periodo residuo, ma solo i costi effettivi determinati dalla scelta del debitore. Questi costi non potranno essere richiesti in una serie di casi, tra i quali il pagamento anticipato di meno di un quinto del mutuo a scopo abitativo, a ogni anniversario dalla sottoscrizione del contratto. Nei mutui a scopo non abitativo, il valore dei costi non potrà superare l'1% della somma pagata in anticipo nel caso manchi più di un anno dalla fine del contratto sull'erogazione del mutuo, oppure lo 0,5%, qualora manchi meno di un anno.

L'approvazione della legge, prevista nel 2016, dovrebbe portare cambiamenti significativi nel mercato della fornitura dei mutui. Tuttavia, gli attori intenzionati a modificare o bocciare la legge rimangono molti.

Fonte fotografia: Archiv Úřadu Vlády ČR

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